Vi sono, inoltre, casi nei quali la pena va da uno a cinque anni, e cioè quando il fatto è commesso da un pubblico ufficiale et similia o da chi esercita abusivamente la professione di investigatore privato, quando il colpevole commette violenza (sulle cose, sulle persone) o è palesemente armato, oppure quando dal fatto deriva la distruzione, il danneggiamento o l’interruzione del funzionamento del sistema.
Il reato di cui si sta trattando, in sostanza, punisce due condotte: la prima, quella di chi accede abusivamente ad un sistema informatico; la seconda, quella di chi si mantiene nel sistema contro la volontà (espressa o tacita) di chi ha il diritto di escluderlo.
È bene chiarire che commette il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico chi, pur essendo abilitato all’accesso, acceda o si mantenga in un sistema informatico o telematico protetto violando le condizioni ed i limiti posti dal titolare del sistema per delimitarne oggettivamente l’accesso. Il semplice accesso e/o mantenimento, in violazione delle prescrizioni poste dall’interessato, costituiscono inequivocabilmente il reato di cui all’art. 615 ter c.p.. A nulla rilevano, anche se sorretti da buone intenzioni, gli scopi o le finalità che abbiano soggettivamente motivato l’ingresso nel sistema.
È pratica certamente diffusa, quella di fornire le proprie credenziali di accesso ad un altro soggetto. Tuttavia è importante sottolineare che questa sorta di “autorizzazione preventiva” non esclude automaticamente il reato poiché, per la sussistenza del reato di accesso abusivo non rileva la circostanza che le chiavi di accesso al sistema informatico protetto siano state, in passato, comunicate all’autore del reato dallo stesso titolare delle credenziali quando la condotta incriminata abbia portato ad un risultato in contrasto o esorbitante con la volontà della vittima.
Altri due santi si uniscono secondo la Chiesa a Sant'Alfonso Maria de' Liguori quali patroni e protettori degli avvocati: San Tommaso Moro e Sant'Ivo di Bretagna. Le dodici regole rendono però forse Sant'Alfonso più celebre degli altri tra i giuristi quale patrono degli avvocati.
Guidare in stato di ebbrezza e/o sotto l'influenza di sostanze stupefacenti costituisce reato. Tali condotte sono, quindi, sanzionate penalmente e portano la persona che si mette alla guida dopo aver bevuto o aver fatto uso di sostanze stupefacenti a dover affrontare un vero e proprio processo penale.
Per quanto concerne la guida in stato di ebbrezza (art. 186 C.d.S.), a seconda del valore del tasso alcolemico rilevato, nel nostro ordinamento, vi sono diverse sanzioni:
In questo caso, sono stabiliti due diversi scaglioni:
Per quanto concerne la guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope, la condotta ha sempre rilevanza penale (art. 187 C.d.S.) e la sanzione prevista è costituita dall'ammenda da €1.500,00 a €6.000,00 e dall'arresto (da sei mesi ad un anno). All'accertamento del reato consegue. Sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente è raddoppiata.
Si tratta di una materia articolata che prevede svariate ipotesi che incidono sul sistema sanzionatorio, alcuni di questi elementi sono l’aver provocato un incidente stradale oppure l’aver commesso il reato in esame tra le ore 22.00 e le ore 7.00, o ancora l’aver guidato un veicolo proprio o appartenente ad altro soggetto
E’ importante affidarsi ad un avvocato che si occupi di questa materia, al fine di scegliere la miglior linea difensiva: vi sono, infatti, diverse soluzioni che si possono seguire per difendere una persona imputata per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope: conversione della pena inflitta con quella dei lavori di pubblica utilità, messa alla prova, riti alternativi etc.
È fondamentale, per ogni persona che deve affrontare un processo, comprendere quale sia la soluzione migliore per sé, poiché, per ogni linea di difesa possibile, vi sono specifici vantaggi o benefici.
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